….di amori durante complesso…mi sento per incombenza (riservato) di accludere il mio estraneo tenerezza. Eravamo sopra un dopo pranzo di ottobre del 1955 e tra i soliti amici avevamo organizzata la classica “festina per casa”. Singolo di questi amici arrivo insieme la sua partner ed una amica. Appena la vidi capii affinche evo “una bella preda”(schifoso maschilista!). Alta (ora lo so), un metro e settanta per mezzo di un visino da Audrey Hepburn ininterrottamente allegro. Ballammo totale il pomeriggio facendo prontamente paio fissa…lei aveva quindici anni e espediente io avevo a fatica pronto i diciotto . Ci rivedemmo alcuni giorno posteriormente nei giardini pubblici, un pomeriggio scuro dei primi di novembre, seduti lato nella giro verso di una scomodissima panchetta di ciottolo. Ci baciammo unitamente esaltazione a lungo .. chatroulette..e lei mi disse “non sei il anteriore apprendista in quanto bacio”…(allora le cose andavano cosi!). Passarono settimane ed io non riuscivo verso contattarla ragione suo autore l’andava continuamente per acchiappare per movimento ed erano proibite le telefonate (immaginarsi!) Allora pensai di compilare una lettera (la grafomania e stato nondimeno un mio afflizione) e elemento che non potevo portarla di tale incaricai una immaturo ordinativo di mia origine che aveva un duro aterlier di modisteria. Questa sconsiderata “messaggera d’amore”, consegno la rapporto alla bidella, attraverso la giovane …tal dei tali. Pacificamente la rapporto arrivo alla preside cosicche all’uscita recapito la “missiva d’amore” nelle mani del padre . “Ma chi e codesto aperto?” domando presente genitore con il severo ed il arguto (perche la letterina era ingenuamente carina)…. “un garzone affinche ho celebre da poco ” disse Anna mediante un impaccio orrendo. Da dunque sono passati cinquantasei anni e quest’anno insieme Anna festeggiamo 50 anni di matrimonio. All’incirca e il terza parte amore ….che non si scorda no….ma particolare per niente! disinvolto muzzioli
I ricordi di alfred-sandro.ge Rimpianto la prima evento giacche ti vidi: eravamo nelle feste di nativita e i miei genitori avevano sicuro di passarle nelle modernita domicilio di Spotorno perche da poco avevano comperata. La astinenza padre mi porto sulla escursione affinche nei giorni di gioia evo sempre affollata di persone. Fu ebbene che ti vidi. Ti conoscevo in passato bensi non ti avevo giammai convalida cosi da presso. Eri bello… Mi avevano tanto parlato di te: ti avevano descritto assai abbondante, fermo, minaccioso, calmo e azzardato allo stesso opportunita, inaspettatamente irragionevole, brillante di sfogarsi senza riguardi per nessuno. Mi dissero che esigevi di risiedere rispettato e rispettato, dicevano anche che tutti ti amavano e che tu non eri fedele di nessuno. L’averti vidimazione cosi da confinante mi mise un’enorme impaccio: ero ancora una bambina e tu eri tanto ingente!. Mi accontentai di guardarti, tuttavia mi ripromisi cosicche un celebrazione ti avrei fronteggiato. E il giorno venne. Periodo d’agosto… Evo d’agosto. Avevo compiuti sedici anni corretto durante quei giorni atrocemente caldi. Tu eri li, calmo ed corrucciato, appena perennemente; io ero sola. Mi sono avvicinata verso te e tu in un istante ti sei ritirato mezzo se fossi condizione letterato da un improvviso imbarazzo, pero vedete, insieme ad un segno, cautamente, mi accarezzi i piedi. Sento un tremore estemporaneo salirmi scaltro alla collottola. Ti vista e ti sfido. Mi accarezzi le gambe e piana, piana sali, mi accarezzi le cosce, mi cingi i fianchi: sono sensazioni nuove e meravigliose. Lascio affinche arrivi al pancia. Sono terrorizzata, vorrei gridare, andarsene via, pero colui giacche provo e bellissimo ed e la davanti turno cosicche ho sensazioni simili. E piano, piana, con un crescendo di brividi perche confondo insieme la ritrosia, lascio giacche mi accarezzi il insenatura, le spalle: Oddio sono tutta bagnata, mi sembra perche tutti guardino me, ho la ingegno confusa, non so piuttosto atto fare! Ho inquietudine! E’ la davanti turno attraverso me, ho troppa paura! Vorrei fuggire modo , accorrere, eppure sono maniera impietrita, terrorizzata. Mi manca il sospiro, tremo tutta e verso non vederti mi copro gli occhi mediante le mani. Pianto e piango, ostinatamente. Adesso stop! E’ massimo che torni addietro ragione qui non si tocca con l’aggiunta di e io non sono attualmente idoneo di galleggiare.